E’ questo il quadro che può essere definito il “manifesto” del pensiero artistico espresso in questa serie di quadri destinati a rappresentare il disagio interiore che si prova affrontando i propri mostri interiori, le paure, la difficoltà nel mostrarsi nella propria nudità interiore. E’ cosi che il soggetto cerca di coprirsi dallo sguardo di chi l’osserva in una sorta di pudore artistico.
Il teschio… quale mostro interiore è più subdolo? Sempre in agguato, lo spettro della morte è latente nei nostri pensieri, cerchiamo di dimenticarlo, di lasciarlo nell’oblio ma lui è sempre lì, in attesa di ghermire. A ricordare che prima o poi, tutto è destinato a finire.
Sigarette spente e droga. Entrambe lasciate lì a ricordare il danno che hanno fatto al nostro corpo ed alle nostre anime. Eccoli altri due mostri da “MostrArte” da combattere o da subire a seconda della nostra debolezza interiore, ma comunque orribili nella loro latente minaccia.